Anja Medved e Nadja Velušček: Area di transizione

Proiezioni di film/video realizzati tra il 1998 e il 2025 con dibattiti. 

Da diversi anni, SCCA-Ljubljana, in collaborazione con la Slovenska kinoteka, organizza rassegne delle opere di importanti creatori e creatrici nel campo del cinema e del video. Dopo Ema Kugler, Miha Vipotnik, Marko A. Kovačič, Neven Korda, Nataša Prosenc Stearns, che hanno segnato in modo determinante la scena alternativa di Lubiana, quest'anno ci rivolgiamo alla regione di Gorizia, dove Anja Medved (1969) e Nadja Velušček (1948) lavorano in tandem come autrici già dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso. La retrospettiva dei loro film sarà inaugurata mercoledì 17 dicembre e ogni mese fino a giugno 2026 le dedicheremo una serata cinematografica nella programmazione della Cinematheca slovena. A maggio ci trasferiremo anche alla Vodnikova domačija, dove dieci anni fa sono state esposte testimonianze di Lubiana sul periodo durante e dopo la seconda guerra mondiale, mentre una parte del programma sarà accessibile durante la retrospettiva anche sulla Baza slovenskih filmov, dove sarà possibile vedere le loro altre opere.   

Nel loro lavoro, il duo di autrici Velušček-Medved si concentra sull'esplorazione dell'area di confine tra Slovenia e Italia. In questo contesto, le autrici delineano con delicatezza l'area del personale e del pubblico: partono da racconti intimi e testimonianze vivide di singoli individui, dai loro archivi personali, che collegano alla storia delle grandi narrazioni, aprendo così con attenzione la polifonia della Verità storica. Come osserva Ervin Hladnik Milharčič in La città sul prato (2004), al confine ci sono sempre almeno due verità: la Soča è l'Isonzo, il Miracolo di Kobarid è la Disfatta del Caporetto, Nova Gorica diventa vecchia dopo aver attraversato Piazza Transalpina...

Il loro lavoro di ricerca sulla memoria e di creazione di un archivio si è rivelato estremamente importante, poiché hanno catturato all'ultimo momento i ricordi di generazioni che stavano lentamente scomparendo. Da questo gesto sono nati diversi progetti cinematografici, tra cui Ordinacija spomina (La clinica della memoria, 2010), Sešiti spomini (Ricordi cuciti, 2015) e Podobe pozabe (Immagini dell'oblio, 2015). La ricerca delle tracce quasi invisibili della memoria, del trauma e, non da ultimo, dell'anima del luogo è intessuta dalle autrici attraverso diversi temi: un ruolo importante è svolto dalla città – un tempo la nuovissima città jugoslava di Nova Gorica e, dall'altra parte, la “vecchia” Gorizia italiana, ad esempio nei La città sul prato, Il mio confine (2002); esplorano il paesaggio e le persone anche attraverso il fiume Soča, e questa linea di ricerca è caratterizzata da una forte coscienza ecologica, ad esempio nei film Trenutek reke (Il momento del fiume, 2010), Ujeta voda (Acqua intrappolata, 2014), Beli oblak (Nuvola bianca, 2021). Riflettono sul ruolo dell'arte nella società e sul rapporto dell'arte con il loro paesaggio natale in appunti documentari e film che accompagnano il famoso centro culturale Topolovo, ad esempio nel film Običaj in prevara (Tradizione e inganno, 2010). Sarà presentato anche il loro primo lungometraggio documentario Non ti scordar di me (2025), che esplora i ricordi della seconda guerra mondiale.

Poiché il duo autoriale Velušček-Medved si occupa prevalentemente di documentari di media durata, abbiamo deciso di organizzare una sorta di coppie di film per passare in rassegna la loro opera creativa. Abbiamo voluto strutturare il programma in modo tale che anche i film accoppiati articolassero ogni volta il confine e il limite – come se passassimo dalla Nova alla ''vecchia'' Gorizia, dall'architettura modernista al centro storico – e ci facessero percepire l'area di transizione che caratterizza fondamentalmente l'opera di Anja Medved e Nadja Velušček. Alla proiezione inaugurale del film Città sul prato, dedicato alla storia di Nova Gorica, affianchiamo Spovednica tihotapcev (Confessione dei contrabbandieri, 2010), in cui le persone rivivono i ricordi di un luogo segnato dal confine.

La retrospettiva sarà presentata in sette sezioni, integrate da colloqui con le autrici:
Area di transizione I: Gorizia / Nova Gorica (17 dicembre 2025)
Area di transizione II: memoria / documento (21 gennaio 2026)
Area di transizione III: ambiente / territorio (18 febbraio 2026)
Area di transizione IV: livello dell'acqua / corso d'acqua (24 marzo 2026)
Area di transizione V: pace / guerra (21 aprile 2026)
Area di transizione VI: violenza / compassione (8 maggio 2026)
Area di transizione VII: partenze / arrivi (10 giugno 2026)

La retrospettiva di Anja Medved e Nadja Velušček è stata curata da Vesna Bukovec e Robert Kuret, il programma è stato preparato da SCCA-Ljubljana e dalla Slovenska kinoteka in collaborazione con l'Istituto KINOkašča/CINEMAttic, Kinoatelje, la Capitale europea della cultura 2025 Nova Gorica - Gorizia, l'istituto Divja misel e la Baza slovenskih filmov. 

In occasione della retrospettiva verrà pubblicato anche un catalogo con un approfondito studio di accompagnamento del dott. Andrej Šprah. Il catalogo è stato pubblicato dalla Capitale Europea della Cultura 2025 Nova Gorica - Gorica in collaborazione con la Slovenska kinoteka. 

Maggiori informazioni e il programma delle proiezioni sono disponibili sui siti web della Slovenska kinoteka e SCCA-Ljubljana.