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MITTELVOX ENSEMBLE (Italia, Slovenia)

MITTELVOX ENSEMBLE (Italia, Slovenia)

I protagonisti del nostro programma sono compositori italiani e sloveni del XX secolo e contemporanei, che attraverso diversi linguaggi compositivi fanno rivivere il sentimento dell’amore legato alla natura.

Direttrice: Mateja Černic
Arpa: Ester Pavlic
Cantori: Anna Tulissi, Claudia Floris, Gabriella Sofia Donadio, Aleksija Antonič, Mateja Jarc, Marina Lombardi, Mirko Ferlan, Giacomo Segulia, Matej Velikonja, Massimiliano Migliorin, Andrea Palermo, Alessio Velliscig

AMORE IMMORTALE

Ildebrando Pizzetti (1880–1968) – Cade la sera (Gabriele d’Annunzio)
Roberto Brisotto (1972) – Epitaphium (Marziale)
Marco Sofianopulo (1952–2014) – Se sintis (canto popolare friulano)
Marco Sofianopulo – Baile e Aillin (William Butler Yeats)
Lojze Lebič (1934) – Poletje (Issu)
Marij Kogoj (1892–1956) – Trenutek (Josip Murn Aleksandrov)
Ambrož Čopi (1973) – Eno drevce mi je zraslo (canto popolare sloveno)
Bruno Bettinelli (1913–2004) – Tre espressioni madrigalistiche: Già mi trovai di maggio, O Jesu Dolce, Il bianco e dolce cigno
Luciano Berio (1925–2003) – E si fussi pisci (canto popolare siciliano)

L’amore è il sentimento che caratterizza l’umanità nella sua instancabile ricerca della bellezza, sempre raccontata e ispirata dalla musica e dalla poesia nelle sue molteplici sfumature. L’amore che illumina e resiste anche oltre i legami terreni, trovando la sua sublimazione in altre sfere spirituali. I protagonisti del nostro programma sono compositori italiani e sloveni del XX secolo e contemporanei (in particolare legati alla nostra terra), che, attraverso diversi linguaggi compositivi, fanno rivivere il sentimento d’amore legato alla natura: dall’approccio neo-madrigalistico all’espressionismo e al modale o più tradizionale, fino alla ricerca sull’uso della voce con effetti sonori e parola. L’atmosfera evocativa del silenzio del tramonto, che in Cade la sera (Pizzetti) porta pace, si trasforma nella tenera malinconia del ricordo di una bambina (Epitaphium, Brisotto), dedicato a ogni piccola vita innocente spezzata, ovunque e in ogni tempo. La parte centrale è dedicata alla ballata Baile e Ailinn di Marco Sofianopulo per arpa, soprano e recitazione. Nel tranquillo paesaggio naturale irlandese, il forte sentimento degli amanti supera ogni forza ostile e prevale in una vita immortale e trascendente. Immersi nella natura che accompagna l’amore nel cosmo spirituale, ritorniamo alla sfera terrena, dove risuonano i suoni delle lucciole e la fresca brezza estiva (Poletje, Lebič); fugace è il Trenutek (Kogoj) di felicità nell’animo umano, di cui non sappiamo mai quando tornerà, come gli uccelli che volano oltre l’orizzonte. Le Tre espressioni madrigalistiche di Bettinelli riflettono l’immagine dell’amore giovanile, dell’amore paterno di Gesù e infine dell’intensità dell’amore che può toccare la morte. La parte conclusiva porta ai canti popolari ispirati alla tradizione folklorica, che celebrano l’espressione universale dell’amore attraverso la musica, presentata in tre diversi dialetti e lingue: friulano (Sofianopulo), sloveno (Čopi) e siciliano (Berio). "Proprio questo meraviglioso, immortale impulso verso la bellezza ci spinge a percepire la terra e i suoi scenari come corrispondenze del cielo. Questa insaziabile sete di tutto ciò che è oltre e che la vita rivela è la prova più viva della nostra immortalità." (Charles Baudelaire)

Mittelvox Ensemble è composto da cantori e musicisti del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. Fondato nel 2021 sotto la direzione di Mateja Černic, il coro affronta un repertorio che spazia dal canto gregoriano alla musica contemporanea, con particolare attenzione alle opere dei compositori locali. Collabora con importanti strumentisti e ha partecipato a numerosi festival e cicli concertistici (Musica dai giardini di San Francesco, Sakralni abonma a Lubiana, Piccolo Opera Festival, Città dei Gremi, Fano). Nel 2024 ha presentato la prima esecuzione moderna di musiche di Alessandro Pavone e Girolamo Pera e l’oratorio Membra Jesu Nostri di Dietrich Buxtehude.

Mateja Černic si è diplomata in direzione corale al Conservatorio di Trento, dove ha ottenuto il terzo posto al concorso internazionale Fosco Corti 2021 e il premio come miglior direttrice italiana. Ha diretto il coro Bodeča Neža, ottenendo importanti successi in patria e all’estero. Ha ricevuto i premi Zlato zrno, Zlati znak e Mirko Špacapan. È direttrice dell’ensemble Mittelvox, del coro giovanile Emil Komel e del Coro del Friuli Venezia Giulia. Come corista ha cantato con importanti cori (Tone Tomšič, Coro Giovanile Italiano, Arnold Schönberg, Utopia & Reality, UT, Siena Cathedral Choir). Insegna regolarmente direzione e canto, e ha diplomi in canto rinascimentale e barocco, pedagogia musicale, lingua slovena, letteratura comparata e pedagogia. Dal 2024 insegna direzione corale presso il Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia.

Ingresso libero.

Il progetto è finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo per piccoli progetti GO! 2025 del Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027, gestito dal GECT GO. 

 

Contatti

Email organizzatore imago@siol.net

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