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AMNESIE - Ci ricorda di non dimenticare

AMNESIE - Ci ricorda di non dimenticare

AMNESIE, un progetto di Zerial Art Project, a cura di Elisabetta Zerial. CALENDARIO MOSTRE - Inaugurazioni: 03/06 e 06/09, ore 19.00 – Vila Vipolže, Vipolže 29, Dobrovo Slovenia

Amnesie per un’intera comunità, due città, due nazioni, con una visione condivisa di riscoprire, reinterpretare e celebrare il patrimonio culturale. Zerial Art Project presenta la rassegna Amnesie, a cura di Elisabetta Zerial, nell’ambito di GO! 2025 – Borderless Nova Gorica Gorizia Capitale Europea della Cultura, con il patrocinio del Comune di Gorizia, in collaborazione con Banca BCC Venezia Giulia, PromoTurismoFVG e Associazione Sociale Culturale Dâ Aire.

Amnesie si sviluppa come progetto diffuso che mette in dialogo undici artisti contemporanei in quattro luoghi emblematici del territorio transfrontaliero: Casa Krainer, Palazzo Lantieri, Kinemax e Vila Vipolže.

Nova Gorica e Gorizia, un tempo divise da un confine politico e ideologico, diventano oggi simbolo di un’Europa senza barriere, attraversata da memorie condivise e traumi collettivi. 

Undici mostre personali site-specific — di Stefano Cagol, Nina Carini, Federico Clapis, Massimo Gardone, Andreas Senoner, Desideria Burgio, Andrea Guastavino, Marco Bolognesi, Giordano Floreancig, Camilla Marinoni e Marina Moreno — esplorano l’amnesia come condizione fluida dell’esistenza contemporanea: perdita, rimozione, oblio, ma anche spazio fertile per una possibile rigenerazione della memoria. L’amnesia, infatti, non è solo una sottrazione: è un vuoto che può diventare possibilità.

A Nova Gorica e Gorizia, città un tempo divise e oggi unite, l’arte si fa ponte tra passato e futuro, tra identità multiple e un sentire comune. 

Le architetture della memoria I luoghi che ospitano Amnesie non sono semplici contenitori, ma vere e proprie architetture della memoria: Casa Krainer, Palazzo Lantieri, Kinemax e Vila Vipolže raccontano storie di convivenze e separazioni, di tracce lasciate dal tempo e di stratificazioni storiche.

Le loro strutture — medievali, rinascimentali o in stile Liberty goriziano — dialogano con le opere, amplificando la sospensione, il vuoto e la ricostruzione che l’amnesia porta con sé: ogni stanza, ogni pietra, ogni affresco diventa traccia del passato, pronta a farsi presente attraverso l’arte contemporanea. 

Vila Vipolže Nel cuore verde di Brda, tra vigne ordinate e cipressi secolari, sorge Villa Vipolže, la più bella villa rinascimentale della Slovenia. Circondata da un paesaggio incantevole, la villa rappresenta il punto d’incontro tra la natura rigogliosa del Collio e la stratificazione storica e culturale di una regione di confine. 

Non a caso, è spesso descritta come un luogo al crocevia di tre mondi: quello latino, quello slavo e quello germanico, che si sono intrecciati qui nel corso dei secoli, lasciando tracce visibili nell’architettura, nella lingua e nelle tradizioni locali. Le origini della villa risalgono all’XI secolo, quando fu edificata come residenza di caccia dei conti di Gorizia. 

Nei secoli successivi, passò tra le mani di importanti famiglie nobiliari, come gli Herberstein, i Della Torre, gli Attems e i Teuffenbach.

Nel corso del XVII secolo, la villa venne trasformata in una residenza di villeggiatura di grande eleganza, con pianta rettangolare e due torrette angolari, decorata secondo il gusto rinascimentale e arricchita da elementi architettonici influenzati dallo stile veneziano, allora diffuso nell’area. 

Tutt’oggi, il suo parco conserva i cipressi più antichi della Slovenia, che si innalzano maestosi di fronte alla facciata principale.

Gravemente danneggiata nel Novecento durante i conflitti mondiali, Villa Vipolže è stata oggetto di un complesso restauro conservativo, portato avanti con il sostegno dell’Unione Europea e sotto la supervisione dell’Istituto per la protezione del patrimonio culturale di Nova Gorica. 

Oggi la villa è un vivace centro di cultura, aperto a mostre, incontri e residenze artistiche, e accoglie numerosi eventi che valorizzano l'identità storica e contemporanea del territorio. 

Nel 2025, Villa Vipolže ospita due progetti all’interno della rassegna Amnesie, che esplora il rapporto tra memoria, oblio e costruzione dell’identità.

Giordano Floreancig presenta una serie di ritratti inventati, realizzati a olio su tela, fortemente materici e carichi di inquietudine. 

I suoi volti, mai esistiti ma verosimili, interrogano lo spettatore: chi sei, se ti è stato impedito di ricordare da dove vieni? L’identità, in questo contesto, emerge come un mosaico ricostruito a partire da frammenti dimenticati o distorti. Massimo Gardone presenta una ricerca visiva che declina il tema dell’amnesia attraverso il paesaggio e l’ambiente. 

Le sue fotografie di natura, spoglie di presenza umana, diventano riflessioni poetiche su ciò che la memoria del paesaggio trattiene, cancella o trasforma, invitando a una contemplazione più profonda del rapporto tra uomo, natura e tempo. Villa Vipolže, con la sua storia fatta di passaggi e stratificazioni, si conferma così non solo luogo fisico, ma anche metafora di un’identità collettiva in costante riscrittura.

Le declinazioni di Amnesie In questa rassegna, l’amnesia si dispiega in quattro ambiti che si sovrappongono e si intersecano.

Sul piano storico e geopolitico, l’amnesia agisce come strumento del potere: scegliendo quali eventi tramandare e quali cancellare — guerre mondiali, confini imposti, genocidi o movimenti di resistenza — crea identità frammentate, sospese tra ricordo e oblio. 

A livello psicologico ed emotivo, è un meccanismo difensivo dell’inconscio: dimenticare per proteggersi dal trauma, ma rischiare di perdere parti di sé, lasciando ferite aperte. 

Sul fronte ambientale e paesaggistico, abbiamo smarrito la connessione profonda con la natura, il ritmo delle stagioni e i saperi antichi, mentre i paesaggi stessi diventano archivi silenziosi di memorie sommerse — ruderi, siti abbandonati, tracce di un passato che resiste.

Infine, nell’ambito degli archivi e dell’identità: chi sei se ti è stato impedito di ricordare da dove vieni? 

Spesso l’identità si costruisce proprio a partire da ciò che è stato dimenticato o distorto, nel tentativo di ricucire ciò che è stato separato.

L’amnesia si manifesta nella dispersione dei documenti e nella cancellazione delle storie, questionando la costruzione del sé quando le radici vengono negate. 

Amnesie è un viaggio tra questi linguaggi e territori, un mosaico di visioni che restituisce voce a ciò che è stato silenziato e trasforma il vuoto in spazio di ricostruzione, in un atto poetico di resistenza e rinascita.

Undici artisti contemporanei — Stefano Cagol, Nina Carini, Federico Clapis, Massimo Gardone, Andreas Senoner, Desideria Burgio, Andrea Guastavino, Marco Bolognesi, Giordano Floreancig, Camilla Marinoni e Marina Moreno — abitano quattro luoghi simbolici della memoria collettiva: Vila Vipolže nella Brda, Casa Krainer, Palazzo Lantieri e Kinemax a Gorizia.

Spazi carichi di storia, segnati da stratificazioni culturali e architettoniche — medievali, rinascimentali, liberty — che diventano cornici vive per un dialogo tra arte, storia e identità. 

Le opere – pittura, scultura, installazioni, grafica, fotografia, videoarte, cinema, linguaggi digitali NFT, arte sonora e performance - tracciano una geografia sensibile dell'amnesia come condizione del nostro tempo. Ogni artista realizza un progetto site-specific, concepito in dialogo con le architetture che lo ospitano, trasformando ogni sede in un dispositivo di memoria attiva.

Accanto alle mostre, il programma prevede anche eventi collaterali dedicati all'approfondimento, con talk, proiezioni, laboratori e azioni performative pensati per coinvolgere la comunità e offrire nuovi sguardi sul presente.

 

VILA VIPOL ŽE

3 giugno – 3 settembre

Giordano Floreancig : L'arte del dimenticare

12 settembre – 17 novembre

Massimo Gardone: Oasis – Embrace to Bloom

Informazioni sulla lingua

Lingua dell'evento: EN, IT, SL Sottotitoli: EN, IT, SL Traduzioni audio: EN, IT, SL

Accessibilità

Sedia a rotelle

Servizi

Ristorante

Contatti

Email organizzatore info@zerialartproject.com Telefono dell'organizzatore +39 3517662597

***GO! 2025 ha una propria policy di pubblicazione degli eventi, consultabile a questo link. Non tutte le informazioni presenti possono risultare aggiornate e/o corrette e GO! 2025 non si assume la responsabilità in merito. Si consiglia di contattare l’organizzatore responsabile dell’evento per verificare le informazioni di interesse.

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