27/05/2025

I musei protagonisti a Nova Gorica e Gorizia, oltre 130 partecipanti da 3 continenti alla conferenza internazionale Borderless Museums: Redefining Museum Narratives and Inclusivity.
Si è conclusa con successo la conferenza internazionale Borderless Museums: Redefining Museum Narratives and Inclusivity organizzata da GO! 2025, GECT GO, ICOM Italia, ICOM Slovenia, ICOM South East Europe and ICOM Europe, che ha avuto luogo tra Gorizia e Nova Gorica dal 18 al 21 maggio.
Si è trattato di un importante momento di confronto tra professionisti museali e operatori culturali di tutta Europa, Egitto e Australia: oltre 130 partecipanti hanno condiviso esperienze, progetti e idee su come i musei possono rappresentare il luogo nei quali le comunità si incontrano, dialogano e sperimentano soluzioni per superare i confini, abbattere barriere visibili e invisibili durante circa 15 appuntamenti tematici tra interventi, panel di confronto e laboratori. Tra i partecipanti c’erano anche i rappresentanti di alcuni degli enti museali dell’area transfrontaliera: i Musei provinciali di Gorizia, il Goriški muzej, la Fondazione Poti miru, Kobariški muzej, Pomnik miru na Cerju.
La sfida che emerge da questi tre giorni di lavoro è che i musei devono e possono svolgere un ruolo da protagonisti nel mettere in discussione le narrazioni consolidate e considerare il punto di vista dell'altro. Sono e possono essere, ancora di più, laboratori per il coinvolgimento delle comunità, nei confronti delle quali va fatta un'attenta riflessione: bisogna capire quali sono queste comunità, come coinvolgerle e perché è importante farlo.
Sono emersi numerosi spunti preziosi: dal museo gestito congiuntamente da due comuni transfrontalieri di Svezia e Finlandia (il museo della Torne Valley tra Tornio e Haparanda) alla figura del discomfort curator (curatore museale del disagio) proposta dall'Università di Glasgow per riflettere su come superare le disuguaglianze e i punti di vista inattuali ancora presenti in società in rapido cambiamento.
Per Marco Marinuzzi, project manager del GECT GO e co-organizzatore della conferenza, l'auspicio è che questo sia il primo momento di una futura collaborazione stabile tra le organizzazioni museali di Italia e Slovenia e dei paesi limitrofi che porti allo sviluppo di mostre congiunte transfrontaliere, progetti comuni, mobilità degli operatori museali e scambi di buone pratiche.
“La conferenza ha affrontato le sfide della museologia contemporanea e il dialogo tra i musei e le loro comunità, ha riunito diverse prospettive su argomenti di grande rilevanza, ha stimolato il dialogo critico e ha rafforzato la collaborazione tra professionisti,” osserva inoltre la dott.ssa Kaja Širok, responsabile del progetto EPIC e co-organizzatrice della conferenza, e aggiunge: ”abbiamo sollevato una varietà di argomenti e di questioni importanti che i musei devono affrontare oggi, e il dibattito attivo è la prova che gli ospiti sono stati soddisfatti e che la conferenza è stata un successo.”