06/07/2019
Nell’ambito del festival La Milanesiana la senatrice, scrittrice e critica letteraria Tatjana Rojc e intervenuta a supporto della candidatura GO! 2025:» Gorizia, città che ha vissuto la divisione forzata, come Berlino. Il muro tedesco è caduto nel 1989, il filo di ferro tra Gorizia e Nova Gorica nel 2004. Una città che finalmente ritrova una propria unità. Una città con mille anni di storia: il suo nome compare nel 1001 nel documento di una donazione che Ottone III fa al patriarcato di Aquileia e parla di un villaggio 'que sclavorum lingua vocatur Goriza…' che, cioè, nella lingua slava viene detto Gorica. Fare di questo luogo, crocevia di culture millenarie, la capitale della cultura di una Europa moderna, l’Europa dei popoli, del vecchio continente che ha definito tutto il ciclo della civiltà occidentale e che oggi si sta aprendo a mondi diversi, è un sogno che si avvererebbe. È ciò che spero. Finalmente Kosovel potrà idealmente stringere la mano a Michelstaedter. E ambedue saranno semplicemente Srečko e Carlo. Persuasi, sì, di appartenere allo stesso mondo. Senza retorica. Perché, dirà Kosovel, 'la mia vita è mia, slovena, europea, contemporanea e eterna'.«